"Orso ha una storia da raccontare"

Philip e Erin Stead, Orso ha una storia da raccontare, Babalibri, 2013.

Oggi è il primo giorno di primavera e sicuramente Orso sta già dormendo ma sono sicura che questa volta si è addormentato serenamente, senza la sensazione di aver lasciato qualcosa in sospeso...la sua storia, per esempio.

Questa storia che si ripete e ricomincia ogni volta che sembra finire, è la storia di un orso assonnato che però prima di andare a dormire sul limitare dell'autunno vuole raccontare la sua storia. I suoi amici però sono tutti indaffarati a migrare o a sistemarsi per il lungo sonno dell'inverno e lui, generosamente li aiuta comprendendo l'impellenza delle loro necessità che sicuramente supera quella della necessità di raccontare una storia.  

L'inverno passa, la primavera ritorna, tutti si ritrovano e Orso si accinge, finalmente, a raccontare la sua storia...però l'inverno è un tempo troppo lungo per un orso ed infatti non se la ricorda più. Non ha nemmeno il tempo di rattristarsi per la sua mancanza che i suoi amici adesso corrono in suo aiuto raccontandogli la sua storia. Il ciclo della vita, delle stagioni, della memoria ricomincia com'era iniziato: "L'inverno sta arrivando e Orso cominciava ad avere sonno".

Se non sapete come insegnare, o meglio raccontare, esemplificare, la poesia dell'attesa ai vostri impazientissimi bambini, come tutti i bambini, allora la coppia di questi autori fa per voi. In verità credo faccia un po' per tutti, non c'è uno solo dei loro titoli che non ci sorprenda per... leggerezza.
Dal Raffreddore di Amos Perbacco, a E poi è primavera all'ultimo straordinario Se vuoi vedere in primavera le loro storie, tutte edite da Babalibri, sono racconti di amicizia e di attesa, storie del tempo che passa senza farsi sfuggire l'importanza dei dettagli. Dettagli fondamentali anche nel linguaggio iconico e grafico del racconto, rimarrete stupiti nel vedere la scelta fatta per rappresentare la tana della talpa, non ve la svelo perchè è davvero un tocco in più del libro che è peccato perdersi!

Avevo messo questo libro nella prima lista a Babbo Natale perchè spero che tanti ma proprio tanti bambini possano avere il piacere di averlo tra le mani e se Natale può essere un'occasione ben venga anche se spero che per i libri ogni giorno possa essere Natale!  

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