"Lo stato siamo noi" di Carlo Marconi

Lo stato sono io, diceva il Re Sole.

Il passaggio dalla monarchia alla repubblica tutto sommato è una sostanziale questione linguistica, un piccolo ma epocale passaggio dall'io al noi.

Lo stato siamo noi, così si intitola il bel libro di Carlo Marconi dedicato alla Costituzione italiana ed edito da Emme edizioni, vuol dire che tutti facciamo la differenza ma soprattutto che tutti partecipiamo e quando dico tutti io penso innanzitutto ai bambini. A quei bambini che la Costituzione non l'hanno scritta e a cui davvero pochi la insegnano ma che sono oggettivamente le basi della società, quei mini cittadini a cui dar da mangiare latte e senso civico perchè migliorino la società in cui sono nati.

Ho sempre pensato infatti che fosse un'idea ben astratta, se non balzana, pretendere di educare qualcuno da adulto al rispetto delle regole della società civile e anche del propri diritti. Prima si comincia più speranze abbiamo indubbiamente. Qui però si aprono due questioni non da poco: come educar attraverso l'esempio e non solo i bambini sin da piccolissimi, ma soprattutto come far sì che i genitori si appassionino alla questione?

Forse anche questi pensieri sono stati alla base del lavoro fatto da Carlo Marconi in classe e poi divenuto libro, un lavoro di cesello filastrocchesco per dare rima e forma a ciascuno dei principi fondamentali della nostra bellissima ed avanzatissima e mai del tutto attuata Costituzione italiana.

Martedì prossimo, il 12 maggio, Carlo sarà qui a Venezia, ne siamo molto ma molto felici, per incontrare due classi di prima media con cui farà un laboratorio dedicato proprio alla Costituzione, vi racconterò il suo lavoro e la risposta dei ragazzi la settimana prossima intanto avete tempo e modo di recuperarvi il libro e le sue belle filastrocche!

"Non utopia ma solido servizio sociale" è il motto munariano di Teste fiorite e mi pare che la bella illustrazione di copertina de Lo stato siamo noi di Desideria Guicciardini ne sia una buona sintesi iconica con il suo albero innaffiato come noi innaffiamo le teste, e fiorito di mani grandi e piccole e frutti.

Per fare un albero ci vuole un fiore, 
per fare il fiore.... ci vuol la testa!