"Il deserto fiorito" di Luigi Dal Cin e Chiara Carrer

Madame Sahara ha un occhio verde e uno azzurro, odia l'acqua, ha un corvo nero come animale domestico; in casa sua il fuoco brucia sempre, le piante sono morte chissà da quanto e campeggia, vicino ad una palla di cristallo, un'enorme cassettiera con decine di cassetti con dentro decine di schede.

Madame Sahara è una strega tutta scusa che predice il futuro con la sua palla di vetro!!

Ma vaaaa!

Avete visto quanto poco basta per cedere al pregiudizio e sbagliare strada? Ma Madame Sahara non è mica una di quelle tante schedine che si tiene compilate nello schedario e che chiudono ogni essere umano in una categoria! Strega: arrabbiata, con occhi dispari, un corvo e una palla di cristallo.
Madame Sahara non ha niente di magico, semplicemente gioca su chi, come noi, cede alla voglia di riconoscere le tipologie delle persone. Lei studia chi le sta davanti per metterlo nella casella giusta, capire cosa fa, cosa sogna e dunque predirgli il futuro che vuole sentirsi dire! Un'autentica ciarlatana!

Una ciarlatana che però è sempre nera, arrabbiata con se stessa e il mondo, un mondo che considera stupido e prevedibile, il che la fa arrabbiare ancora di più!

Ci vorrebbe un po' d'acqua per questo deserto umano! Ma la pioggia arriva quando vuole se è all'aria aperta, al chiuso è più difficile! Madame Sahara non esce nemmeno di casa se piove! Lei odia l'acqua e non ammette a nessuno di innaffiare la sua anima, nemmeno al Padre Eterno!

Ci vorrebbe qualcosa o qualcuno fuori controllo, fuori schema, che passi sopra al deserto di Madame Sahara come un temporale senza chiedere il permesso. Ci vorrebbe....Davide, un bambino speciale, ma non speciale come lo sono (davvero!) tutti i bambini, lui lo è un po' di più.
Ha un'allegria contagiosa, abbraccia anche le persone o gli animali che sembrano più paurosi e fa loro sentire una cascata di affetto capace di far....fiorire i deserti.
Un giorno mentre Madame Sahara nera più che mai attraversa il parco lui le va in contro, imperterrito non risponde alle sue domande e la ABBRACCIA!



Il giorno dopo accade la stessa cosa solo che non avviene per caso, Madame Sahara è voluta tornare "sul luogo del delitto" e vedere se il miracolo sarebbe successo di nuovo...e accade. Davide la vede e subito barcollando le va in contro e senza dire una parola la ABBRACCIA!


Da nera Madame Sahara riprende colore, le illustrazioni della Carrer sono strepitose, da Sahara la Madame torna a chiamarsi ACQUA e fiorisce! Scopre che Davide è affetto da una strana sindrome chiamata di Angelman, non può parlare, può avere attacchi epilettici però ha una carica emotiva che non ha pari nell'universo creato!
Madame Sahara ormai Acqua scopre, e noi insieme a lei con l'espediente della spiegazione data dalla maestra di Davide, l'esistenza dei geni, delle mutazioni genetiche e di quella particolare mutazione del cromosoma 15 che prende il nome di Sindrome di Angelman.


Il deserto fiorito. La sindrome di Angelman raccontata ai bambini è un albo scritto da Luigi Dal Cin e illustrato sui toni del nero e del panna con pochissimi essenziali tratti di colore, da Chiara Carrer, è edito da Kite edizioni, percorsi pedagogici e fa parte di una collana estremamente interessante. Si chiama "Uniti per crescere" e prende il nome dall'omonima organizzazione ONLUS che si prende cura di bambini con problemi neurologici con l'obiettivo di migliorarne la qualità di vita e di integrazione. In pratica questo albo, che è il secondo di una collana che nei prossimi mesi e anni affronterà moltissime problematiche di questo tipo, vuole essere un libro di divulgazione per avvicinare tematiche difficili e poco note, fin qui niente di strano, molte sono le associazioni che con buoni propositi si provano in modalità varie di divulgazione. L'eccezionalità di QUESTA collana è che è realizzata da una casa editrice di buona qualità che degli albi illustrati ha grande esperienza, scritta da uno dei nostri più bravi autori per ragazzi ed illustrato da Chiara Carrer grande artista e professionista del settore.

Il risultato lo avete tra le mani: la possibilità di fare un'ottima divulgazione attraverso l'uso della narrazione, della scrittura e dell'illustrazione di grande di qualità. Niente a che vedere con il fraintendimento didatticistico qui siamo in un contesto in cui davvero l'obiettivo non è educare, insegnare ma mediare un'informazione sì, fatto però con strumenti letterari e artistici, siamo davvero all'opposto di quanto si è visto per decenni e sin troppo spesso ancora si vede. Una strada proficua per far crescere fiori nel deserto, seminare informazioni con la grazia della bellezza.


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