E' Lunedì, il tempo è a dir poco schizofrenico, permettetemi di dire che non c'è più la mezza stagione, una sola resta certezza mi sento di ribadire: il lunedì è di Dahl!
Adolfina de Marco oggi ci racconta
Agura trat
Se cerchiamo
qualche racconto divertente sulle tartarughe, se vogliamo essere dalla parte di
questi animali innocui, bisogna rovistare tra gli scaffali della sezione
ragazzi in biblioteca e scorrere l’indice su Roald Dahl, sicuri di trovare Agura Trat, un racconto (per tutte le
età) senza zie cattive, bambini orfani, giganti o creature dei boschi. Qui i
protagonisti sono il signor Hoppy e
la signora Silver, due anziani che
vivono nello stesso palazzo. Il signor Hoppy
vive all’ultimo piano e la signora Silver
proprio sotto di lui e la mattina si salutano guardandosi dall’alto al basso e
dal basso all’alto; entrambi nutrono delle passioni: lei per la sua tartaruga e
lui per i fiori e… per la signora Silver
alla quale, però, non riesce a manifestare il suo amore. Il problema con la
signora Silver è che tutte le sue
attenzioni sono rivolte ad Alfio, la
sua tartaruga, che vive con lei da molti anni e alla quale riserva mille
attenzioni. Attenzioni che vorrebbe avere il signor Hoppy, invece. L’occasione, per far breccia sulla gentile e bella
signora, gli viene offerta quando la signora Silver
gli confida la sua profonda preoccupazione per Alfio: cresce pochissimo, solo un etto l’anno; lei vorrebbe che
crescesse di più e sarebbe disposta a dare qualsiasi cosa. Il signor Hoppy le confessa, mentendole, di essere
stato in Nord Africa e di conoscere il segreto per far crescere le tartarughe:
parlare il tartarughese, cioè
pronunciare frasi leggendo in senso contrario. Il giorno dopo e per altri
giorni il signor Hoppy scrive
biglietti medicamentosi per la tartaruga:
AGURA TRAT, AGURA TRAT
ATNEVID UIP EDNARG, UIP EDNARG!
La seconda mossa
del signor Hoppy per attirare
l’attenzione della signora Silver è
più complicata, si tratta di una vera strategia: compera centoquaranta
tartarughe di tutte le misure e della specie di Alfio e le scambia con regolarità mentre la signora Silver è fuori casa. Dopo qualche mese,
la signora Silver comunica al signor Hoppy che la tartaruga ha raddoppiato il
peso e le dimensioni grazie al suo aiuto ma i problemi non sono finiti perché
“Alfio” non riesce ad entrare nella sua casetta date le nuove misure. Il signor
Hoppy suggerisce una nuova soluzione
e Alfio (il vero Alfio) può tornare a dormire nella sua abitazione. Poche settimane dopo, la signora Silver
diventa la signora Hoppy, e i due vissero per sempre felici e contenti.
Un racconto
dedicato ad uno degli animali più indifesi del pianeta, le tartarughe, alle
quali lo scrittore dedica una riflessione che il lettore trova come prefazione
al racconto. L’Inghilterra era uno dei maggiori importatori di tartarughe
soprattutto dal Nord Africa, finché fu istituita una legge a loro favore che
proibiva l’ingresso nel Paese. Decisione saggia in quanto questi animali
venivano stipati a migliaia in scatoloni non arieggiati e destinati a lunghi
viaggi senza cibo e senza acqua. Dahl
afferma che questa storia è stata scritta quando tutti potevano entrare in un
negozio di animali e comperare una tartaruga, una creatura alla quale lo
scrittore conferisce “capacità straordinarie”, capace, cioè, di tramutare la
sua proverbiale timidezza in un potentissimo mezzo di comunicazione per far
incontrare due persone le quali, con un linguaggio diretto non riescono a
capirsi, ma anche per fare da medium tra esseri umani e mondo animale come era accaduto in
Il ragazzo che parlava agli animali, ve lo ricordate?
ARUTTEL ANOUB!!
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